L’appello a pubblico e privato per riaprire Dialogo nel Buio a Genova in una nuova sede

DIALOGO NEL BUIO DA GENOVA A ROMA  – Un momento davvero triste per le guide non vedenti e ipovedenti assunte da Solidarietà e Lavoro per questo progetto, a cui hanno dedicato moltissimo di sè,  e per tutto lo staff di Dialogo nel Buio,  che al momento si trova in cassa integrazione.

 

 

Comunicato stampa

Genova, 30 novembre 2020 – Dialogo nel Buio – la mostra-percorso multisensoriale in totale assenza di luce, allestita sulla chiatta ormeggiata nella Darsena davanti al Galata Museo del Mare – si trasferisce a Roma, per continuare a offrire a un pubblico sempre più ampio la straordinaria esperienza che a Genova è già stata vissuta da oltre 100mila visitatori in 9 anni.

 

 

La chiatta di Dialogo nel Buio ha sciolto gli ormeggi per iniziare un lungo viaggio che la porterà fino all’Isola Tiberina sul fiume Tevere: dopo una sosta in bacino, per le operazioni di rimessaggio della carena e di allestimento per affrontare il mare aperto, sarà pronta per essere rimorchiata fino al porto di Fiumicino, dove è attesa per il 23 dicembre e dove aspetterà che sia predisposto l’ancoraggio definitivo nel cuore della capitale.

 

 

L’Istituto David Chiossone Onlus per i ciechi e gli ipovedenti, che ha promosso a Genova la mostra-percorso, realizzandola in collaborazione con Costa Edutainment e Cooperativa Solidarietà e Lavoro, ha incoraggiato il trasferimento a Roma contando sulla volontà del Centro regionale Sant’Alessio per i ciechi (Azienda di Servizi alla Persona della Regione Lazio) di accogliere e promuovere l’esperienza di Dialogo nel Buio e sulla disponibilità di Fincantieri, proprietaria della chiatta ex “Urban Lab”.

 

 

Dialogo nel Buio – parte di un network internazionale presente da oltre 30 anni in 23 paesi del mondo – a causa della pandemia e per la sua natura multisensoriale, che lo distingue dagli altri musei e istituzioni culturali aperte al pubblico, sta attraversando ovunque una fase di chiusura totale, superabile solo quando sarà sconfitto il coronavirus. In questo contesto, l’Istituto David Chiossone Onlus e il Centro regionale Sant’Alessio scommettono sulla riapertura in sicurezza di Dialogo nel Buio a Roma, auspicabilmente nella prossima primavera.

 

 

L’Istituto Chiossone, in collaborazione con il Comune di Genova, sta inoltre continuando a lavorare con l’obiettivo di riaprire Dialogo nel Buio in un’altra sede a Genova: un progetto oggi condizionato non solo dal superamento dell’emergenza sanitaria, ma anche dalla possibilità di raccogliere sostegni finanziari adeguati e indispensabili per la realizzazione dell’allestimento e per la gestione.

 

 

“Sono orgoglioso che Dialogo nel Buio che abbiamo allestito sulla chiatta possa trovare una seconda vita a Roma, ampliando la diffusione di un messaggio di integrazione e solidarietà che con passione e impegno abbiamo portato a Genova quasi 10 anni fa – commenta Claudio Cassinelli, presidente dell’Istituto David Chiossone. – Desidero oggi rivolgere un appello alle istituzioni locali, agli enti economici e alle aziende del territorio e a tutti i cittadini affinché ci aiutino a riaprire Dialogo nel Buio a Genova in una nuova sede e a dare così continuità a un’iniziativa che significa tanto per Genova e la Liguria: per il suo alto valore educativo, per l’opportunità professionale qualificata che offre alle guide non vedenti, per la ricchezza che porta all’offerta turistica e culturale della nostra città”.

 

 

Stefano Dagnino, Presidente della Cooperativa Solidarietà e Lavoro, sottolinea come Dialogo nel Buio sia stato anche una valore dal punto di vista occupazionale e di sviluppo economico e sociale, garantendo alle guide non vedenti e ipovedenti non solo un importante percorso formativo e professionale ma anche una esperienza umana di grande importanza, mettendo in luce i talenti di ciascuno e rendendo possibile la crescita individuale attraverso la valorizzazione delle proprie competenze e abilità in ambito lavorativo. “ Grazie all’inversione dei ruoli tipica del percorso sensoriale di Dialogo nel Buio, le guide hanno potuto dimostrare di essere una risorsa per il mondo produttivo. Certo non è facile trovare un ambiente di lavoro che agevoli il loro reinserimento, per questo auspichiamo nel supporto del pubblico e del privato per dare vita a nuovi progetti e agevolare una loro ricollocazione.”

 

“Dialogo nel Buio – afferma Beppe Costa, Presidente e Amministratore Delegato di Costa Edutainment – offre un’esperienza edutainment di forte impatto e di grande valore sociale ed educativo. Ho sempre creduto in questo tipo di proposta al pubblico e l’ho supportata finanziariamente e a livello di promozione integrandola con le altre esperienze del mondo AcquarioVillage, convinto che sarebbe stata una ricetta di successo, come dimostrano i numeri di questi anni. Auguro a Dialogo nel Buio di incontrare il favore del pubblico romano e ancor più di poter tornare nella nostra città in futuro”.

 

 

Sono stati testimoni della partenza della chiatta, questa mattina sul molo davanti al Galata Museo del Mare: Claudio Cassinelli, presidente dell’Istituto Chiossone; Beppe Costa, presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment; Stefano Dagnino, presidente della Cooperativa Solidarietà e Lavoro; Arturo Vivaldi, presidente regionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti; Nicoletta Viziano, presidente del Mu.MA – Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni; Simonetta Cenci, assessora all’Urbanistica del Comune di Genova; Ilaria Cavo, assessora alle Politiche socio sanitarie, Terzo Settore, Politiche giovanili, Scuola, Università e Formazione, Cultura e Spettacolo della Regione Liguria; Giuseppe Torrente, Direttore – Cantiere Sestri e Paolo Capobianco, Shipyard Director Fincantieri; Domenico Magnano, architetto dello Studio Renzo Piano.Da remoto hanno partecipato: Amedeo Piva, presidente Centro Sant’Alessio di Roma e Laura Gorni, senior partner di Dialogue Social Enterprise.